Nonostante molte persone pensino che sulla Luna non ci siamo mai stati, per noi è dogmatico credere che non solo ci siamo stati, ma che abbiamo lasciato molto materiale sulla superficie lunare. A partire dalla missione Apollo 11, anche se è non è proprio un gesto… come dire.. “civile”, il primo rifiuto è stato l’organico (rifiuti biologici) di 4 giorni passati nel modulo di comando e lasciati da Neil Armstrong sapientemente imboscato fra le zampe del L.E.M..
Chi vi ha raccontato la storia delle missioni Apollo e dell’archeologia lunare sono stati i nostri relatori Andrea Cardini e Paolo Miniussi che, ben distribuendo le loro narrazioni nel corso delle due ore stabilite, ci hanno mantenuto alta l’attenzione sull’argomento Luna. Benchè se ne parli spesso e volentieri, la narrazione è stata avvincente ed emozionante.
La sala delle Scuderie Granducali di Seravezza, splendida location gentilmente messa a nostra disposizione dalla Fondazione Terre Medicee si è andata riempiendo pian piano per i buoni 2/3 ed anche ad evento iniziato.
Dopo una breve introduzione del presidente del Gruppo Astrofili Astroversilia la parola è passata ad Andrea che ci ha raccontato la storia delle missioni Apollo, a partire dalla sfortunata prima missione fino all’ultima, l’Apollo 17, che è stata coronata dall’ultimo sbarco sulla Luna degli Astronauti “Gene” Cernan e “Jack” Schmitt, il geologo reso famoso dal lancio del suo martello, voluto per guadagnare posto e peso di roccia lunare da portare sulla Terra.
La seconda parte è stata gestita da Paolo, che ha energicamente raccontato che cosa abbiamo combinato sulla Luna e, come recita il titolo dell’evento, quello che ci abbiamo lasciato. Impressionante è il numero di tonnellate di materiale che è rimasto sulla Luna dopo ben 6 missioni Apollo coronate dal successo, ossia l’uomo sulla Luna, ma anche quelle effettuate da altri paesi, specialmente durante la corsa alla Luna degli anni ’60.
Ciò che ha reso maggiormente interessante la serata è stata la possibilità, grazie a Paolo Miniussi del Team Octobersky.it, di poter esporre la replica della tuta spaziale A7L con la patch della missione Apollo 11, insieme al modulo DSKY dell’AGC, ossia il modulo di controllo dell’Apollo Guidance Computer, oltre al casco firmato dall’astronauta Charles Duke. Tutto quanto, inoltre, ben inserito nel contesto della mostra “Il ritorno degli Eroi” dell’artista Easypop.
Le grafiche per il diorama raffigurante il L.E.M. con “Buzz” Aldrin e le immagini, tra cui il pannello per le fotografie, sono state realizzate per l’occasione dal Gruppo Astrofili Astroversilia. I ringraziamenti per la buona riuscita dell’evento vanno anche a Centro Delta S di Fabrizio Silicani e a Bibolotti Garden di Emiliano Bibolotti, che con il loro contributo ci hanno dato man forte nella realizzazione di tutto lo scenario.
Fra le domande conclusive sicuramente la più significativa è stata “torneremo sulla Luna?”. Con molta probabilità si, sia per la ricerca scientifica e per mille altri scopi anche se, purtroppo, i budget statali dei maggiori interessati sono dirottati verso scopi bellici e non per quello che a noi piacerebbe. La “Stars & Stripes” che è stata lasciata sulla luna dalle missioni Apollo oggi non è più tale, l’esposizione diretta e senza filtri ai raggi UV ha fatto in modo che si decolorasse, diventando una bandiera bianca, emblema di pace, anzi, un messaggio di pace, perchè cinquant’anni fa sulla Luna ci siamo andati in pace. Quella pace che vorremmo oggi nel mondo e soprattutto necessaria per le nuove missioni con destinazione LUNA!