Il Parco delle Stelle

ripreso dal sito dell’oasi Lipu Massaciuccoli

Lunedì 10, Martedì 11 Agosto: IL PARCO DELLE STELLE

Notte di S.Lorenzo immersi nella romantica atmosfera del Lago di notte, cullati dalle onde e intenti a scrutare il cielo in attesa della stella del desiderio… Visite guidate nella riserva e all’area archeologica Massaciuccoli Romana, degustazione di pietanze preparate con i prodotti del Parco, musica dal vivo ed escursione notturna in battello sul lago con osservazione guidata della volta celeste.

Dalle 18.00 in poi, prenotazione obbligatoria. Per prenotazioni chiamare lo 0584 975567.

Noi saremo presenti con i nostri telescopi il 10 e l’11 agosto, come di consueto ogni anno, e vi faremo vedere il cielo e gli astri in tutta sicurezza, rispettando i protocolli del decreto attualmente in vigore.

Mi raccomando, prenotate sennò non trovate posto.

Ci vediamo a Massaciuccoli

Giocando con nebulose, filtri e colori

L’estate è la stagione delle grandi nebulose ad emissione, e proprio queste ultime si prestano bene ad essere “immortalate” in banda stretta con vari filtri che “selezionano” le emissioni dei vari elementi presenti al loro interno. Le immagini così raccolte possono essere elaborate con colori alternativi, le cosiddette “palette”.

Lo spettro dei più comuni filtri narrowband, comparato allo spettro RGB

La più famosa fra le palette “narrowband” è senza dubbio la Hubble Palette, nota anche come SHO. Quest’ultima nomenclatura ci consente di capire un po’ di più come funziona: in pratica, le emissioni dello zolfo ionizzato (SII) vengono associate al canale rosso dell’immagine finale, le emissioni dell’idrogeno alfa (Ha) al canale verde e le emissioni dell’ossigeno due volte ionizzato (OIII) al canale blu. Ovviamente, per questo tipo di riprese è necessario munirsi di una camera monocromatica e dei relativi filtri, meglio se installati all’interno di una ruota portafiltri automatica che consente di cambiarli in pochi istanti.

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La celeberrima immagine dei Pilastri della Creazione ripresi dal telescopio spaziale Hubble in SHO

Per chi invece possiede camere a colori, sia reflex (DSLR) sia CMOS raffreddate, sono disponibili alcuni filtri multi-banda passante, che consentono di riprendere in un sol colpo diverse linee di emissione delle nebulose a emissione. Il più celebre (e costoso) fra questi filtri è senza dubbio il Triad Ultra 4-bandpass, che costa quanto un buon quadrupletto da 80mm. A prezzi più abbordabili però c’è una valida alternativa: il filtro Optolong L-eNhance. Questo filtro, fra l’altro, ha la particolarità di lasciar passare assieme le emissioni dell’OIII e dell Hbeta. Ciò si traduce in un segnale blu molto forte anche se non proprio fedelissimo alla realtà, in quanto le due emissioni di “mescolano” facendo perdere un po’ di rigore scientifico alle nostre immagini.

La curva spettrale del filtro L-eNhance: si osserva come assieme all’OIII passi anche l’ Hb, rafforzando il segnale blu raccolto.

Come risulta evidente, il filtro non lascia passare l’SII: in effetti, nessuna camera a colori potrebbe separarlo dall’Ha, in quanto entrambe le linee ricadono sui pixel rossi della matrice di Bayer. Pertanto una elaborazione fedele in HSO non risulta possibile con questo filtro.

Dato il grande impatto visivo delle immagini elaborate con la Hubble Palette, qualcuno ha comunque deciso di provarci, e creare un procedimento per ottenere un risultato molto simile anche non disponendo del canale SII. Il risultato non è particolarmente rigoroso dal punto di vista scientifico, ma senz’altro è molto appagante.

Si parte da una immagine RGB ottenuta attraverso il filtro L-eNhance. L’integrazione dovrà essere sufficientemente lunga, perchè alcune “parti” dell’immagine andranno stretchate pesantemente come vedremo più avanti.

Il Muro del Cigno nella nebulosa Nord America ripreso attraverso il filtro L-eNhance: 3,2 ore di integrazione con camera ASI 183 MC-Pro e Astroprofessional 80ED.

Dovremo quindi suddividere l’immagine di partenza nei tre canali R, G e B. Per comodità, il canale R lo chiameremo SII, il canale G lo chiameremo Ha ed il canale blu lo chiameremo OIII.

I canali credo sia meglio elaborarli separatamente, seguendo il solito procedimento delle immagini a colori: la rimozione di eventuali gradienti, un bell’intervento di riduzione del rumore, magari un po’ di deconvoluzione per ovviare ai problemi del nostro treno ottico e del seeing, e così via. Alla fine siamo pronti per fondere le nostre immagini monocromatiche in un’immagine a colori. Fondamentale a questo punto è stretchare le immagini in modo da evidenziare le colorazioni che risulterebbero molto tenui, in particolare il blu. Pertanto il canale OIII, che assoceremo al blu, dovrà essere stretchato maggiormente rispetto al canale SII, che assoceremo al rosso. E’ importantissimo però non esagerare: la maggior parte delle nebulose infatti ha tenui emissioni di OIII molto circoscritte, e quindi questo canale sarà significativamente più rumoroso dell’SII (ecco perchè servono integrazioni abbastanza lunghe come dicevo all’inizio). Questa rumorosità verrà a galla se si stirano troppo le curve, e l’immagine finale ne risentirà.

La fase degli stretch: a suon di tentativi dobbiamo tiare fuori i colori che vogliamo.

Utilissimo, in questa fase, il tool aggiuntivo StarNet++, che permette di eliminare completamente le stelle dalle immagini non lineari così da non doverci preoccupare di aloni o zone sature.

L’immagine senza stelle permette di non preoccuparsi degli aloni durante la fase di stretch delle curve. Le stelle potranno essere reinserite nelle fasi finali.

Per “sommare” i tre canali possiamo usare il tool PixelMath. Le equazioni che inseriremo saranno: R=SII; G=0.8*Ha+0.2*SII, B=OIII.

Dovremo fare diverse prove prima di ottenere un risultato bilanciato, magari utilizzando varie maschere per modificare parti specifiche dei vari canali.

Varie combinazioni: alla fine “ne rimarrà soltanto uno” come diceva quello.

Alla fine otterremo la nostra immagine in falsi colori. Bene ma non benissimo, infatti dovremo ancora correggerli un po’ a seconda del nostro gusto personale. Per questo Pixinsight ha varie possibilità, ma a mio avviso è molto più semplice farlo con Photoshop utilizzando lo strumento di correzione colore selettiva, e magari ritoccare anche luminosità e contrasto.

Come ultimo passaggio potremo reinserire le nostre stelle (se le abbiamo rimosse) utilizzando ancora Pixelmath: semplicemente dovremo scrivere il nome della nostra immagine senza stelle, il segno +, e il nome dell’immagine contenente solo le stelle. Es: “Immgine_finale+stelle_RGB”.

Il risultato è di grande impatto, non c’è che dire. Soprattutto se paragonato all’immagine di partenza, che in confronto sembra assai slavata e piatta.

La Nebulosa dell’Aquila (M16) in SHO – comparazione con l’immagine di partenza (a destra)
Versione finale del Muro del Cigno nella Nebulosa Nord America (NGC7000)

Se volete vedere le immagini di un maestro in questa tecnica, vi consiglio di visitare il sito AstroAnarchy del finlandese J.P. Metsavainio. Le sue immagini lasciano letteralmente a bocca aperta.

L’attimo sfuggente….

“Volevamo stupirvi con effetti speciali, ma noi siamo scienza, non fantascienza”, negli anni 70 una pubblicità di una nota marca di televisori recitava così. Bisogna dire che comunque qualche nostro socio gli effetti speciali li ha fatti davvero, alzandosi alle 3 di notte per raggiungere posti impensabili, ottenendo scatti da urlo. Ma qui non è il nostro caso….

Sfuggente, ma alla fine si è mostrata in tutta la sua bellezza, la cometa C/2020 F3 “Neowise” ha cominciato a regalarci un tot di emozioni. In questi giorni ha cominciato a vedersi bassa sull’orizzonte e si sta progressivamente alzando, puntando in direzione di Arturo. Quindi in questi giorni alcuni dei soci del Gruppo si è recato ad un centinaio di metri dalla sede del gruppo, sull’argine del fiume Versilia, per cercare di fotografarla.

Cometa C/2020 F3 Neowise, foto di Paolo Dori

Per domani sera, venerdì 17 luglio, sperando che la data ci porti bene, saremo sempre sull’argine del fiume Versilia in via San Bartolomeo. NON E’ un’uscita ufficiale del gruppo, per cui se qualcuno volesse venire a vedere la cometa dove saremo noi è libero di farlo, ma ma si assume ogni responsabilità in caso di incidente. Il meteo non promette bene ma in serata dovrebbe esserci cielo pulito.

Nella mappa soprastante è raffigurata la zona dove ci troveremo, cerchiata di rosso. La freccia indica invece dove si può parcheggiare senza problemi. Preghiamo di non lasciare la macchina nel parcheggio privato del centro resinatura blocchi perchè è proprietà privata ed i proprietari non gradiscono. E’ consigliabile avere con se una torcia ed una maglia. Volendo…anche un buon binocolo.

E quindi uscimmo a riveder le stelle!

Nonostante la sede del gruppo non sia ancora ufficialmente aperta al pubblico a causa della pandemia, il calo delle restrizioni ha fatto in modo e maniera da farci venire nuovamente la voglia di riunirci. In seguito ad alcune richieste , tra l’altro graditissime, di serate divulgative, non ci siamo certamente dimenticati il calendario annuale, per cui ci siamo trovati per valutare il modo di poter effettuare le serate divulgative rispettando le normative anti covid19.

Dopo diverse prove abbiamo quindi stabilito che è possibile organizzare le serate nonostante le difficoltà del momento e siamo quindi pronti a metterci in gioco anche quest’anno con più o meno tutte le date previste ed anche le nuove opportunità che andremo via via raccogliendo.

Oltretutto era in progetto un ciclo di 4 serate osservative a Marina di Pietrasanta, sul pontile di Tonfano, previsto per il mese di luglio, in collaborazione con il Comune di Pietrasanta. Ci stiamo lavorando, tenete quindi d’occhio il nostro sito, la nostra pagina di Facebook “Gruppo Astrofili Astroversilia”, perchè…. vi faremo vedere le stelle!

alcuni Soci del Gruppo durante le prove tecniche di ieri sera

Maggio 2020, Cielo del Mese

Carte del Cielo

Orizzonti -> NORDESTSUDOVEST <- e -> ZENIT <-

Luna

Plenilunio il 7, Novilunio il 22

Pianeti

Mercurio: Inosservabile a inizio mese per via della congiunzione con il Sole del giorno 4, a fine mese, il 31, si verifica la miglior condizione, dell’anno in corso, per la sua osservazione serale, arrivando a tramontare 1 ora e 54 minuti dopo il Sole.

Venere: Ancora osservabile ad inizio mese, dove tramonta circa 3 ore dopo il Sole, a occidente, vede ridursi velocemente il suo periodo fino ad diventare inosservabile per via della sua congiunzione con il Sole nei primi giorni di Giugno.

Marte: Osservabile nelle ultime ore della notte, a SE, prima del sorgere del Sole.

Giove: Osservabile nel corso della seconda parte della notte, basso sull’orizzonte a SE, in coppia con Saturno, prossimo alla culminazione a S quando il cielo è già chiaro per le luci dell’alba.

Saturno: Condizioni di visibilità pressoché simili a quelle di Giove.

Urano: A causa della congiunzione con il Sole avvenuta negli ultimi giorni del mese scorso rimane inosservabile per quasi tutto il mese.

Nettuno: Basso sull’orizzonte ESE poco prima del sorgere del Sole, segue il gruppo dei pianeti del mattino (Giove, Saturno, Marte), sorgendo dopo Marte (Non osservabile ad occhio nudo, serve un telescopio).

Plutone: Osservabile nella seconda parte della notte, sorge poco prima di Giove, da SE, culmina poco prima del sorgere del Sole (Non osservabile ad occhio nudo, serve un buon telescopio).

Eventi:

Luna – Giove – Saturno: Prima dell’alba, nelle notti del 12 e 13 maggio, avremo la congiunzione del due pianeti con il nostro satellite: (vedi mappe)
12 Maggio e 13 Maggio

Luna – Marte: All’alba del 15 Maggio sarà la volta di Marte (vedi mappa).

Venere – Mercurio: Il 22 Maggio possiamo vedere Venere e Mercurio che tramontano insieme (vedi mappa).

Luna – Venere – Mercurio: Il 24 Maggio la Luna raggiunge i pianeti interni, accompagnandoli nel tramonto con un bellissimo falcetto (vedi mappa).

Cieli Sereni !

Fonti: Commissione divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani