Cielo del mese, Gennaio 2023

Cominciamo il nuovo anno astronomico con la sintesi del cielo di gennaio:

Cielo_di_Gennaio_2023

Il 4 gennaio alle ore 17 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.098.874 km..

Mercurio torna visibile al mattino presto, tra le luci dell’alba. La sera, poco dopo il tramonto, possiamo osservare Venere e Saturno. Abbiamo più tempo, nella prima parte della notte, per vedere Giove, nella costellazione dei Pesci, e Marte, nel Toro.

L’evento più suggestivo del mese è la congiunzione tra Venere e Saturno: la sera del 22 gennaio, poco dopo il tramonto del Sole, al crepuscolo, un luminosissimo Venere raggiunge Saturno nella costellazione del Capricorno. La sera del 23 gennaio alla coppia di pianeti si aggiungerà la falce di Luna crescente.

Dopo diverse settimane di assenza, nella seconda metà di gennaio tornano i luminosi transiti della Stazione Spaziale Internazionale in accessibili orari serali.

Tradizionalmente il primo evento astronomico di rilievo dell’anno è uno dei maggiori sciami di meteore dell’anno, quello delle Quadrantidi. Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso durante la notte del 3/4 gennaio nelle ore che precedono il crepuscolo mattutino.

Ma l’oggetto più atteso del mese sarà la Cometa C/2022 E3 ZTF : raggiungerà la massima luminosità negli ultimi giorni del mese. Riusciremo a scorgerla anche ad occhio nudo?

E anche quest’anno siamo pronti a seguire 12 mesi di eventi astronomici …

auguri per un 2023 con un cielo sempre più sereno

Fonte: Commissione Divulgazione Unione Astrofili Italiani

Gennaio 2018, che osservare ?


CARTE DEL CIELO

Orizzonti  —>  NORD  –  EST  –  SUD  –  OVEST  <—  e  —> ZENIT <—

 

Luna:

Plenilunio le notti del 2 e del 31, Novilunio al 17.

Nella notte tra il 1 e il 2 Gennaio si verificherà una “SuperLuna”, sarà la più vicina di tutto il 2018,il nostro satellite infatti sarà ad una distanza di circa 356’500 km dalla Terra.

Pianeti:

Mercurio: Il 1° del mese, all’alba, sorgerà 1h e 45m prima del Sole, a circa 10° di altezza per calare sensibilmente e tornare inosservabile a fine mese.

Venere: Il 9 entra in congiunzione con il Sole, rimane pertanto inosservabile per tutto il mese.

Marte: Rimane ben visibile prima dell’alba, a Sud-Est. Il 7 entra in congiunzione ristretta con Giove.

Giove: Come per Marte, ben visibile prima dell’alba, a Sud-Est. Il 7 entra in congiunzione ristretta con Marte.

Saturno: Torna ad essere visibile, molto basso sull’orizzonte, a fine mese, nel cielo mattutino.

Urano: Ancora osservabile (al limite della visibilità a occhio nudo è consigliato un telescopio) a Sud-Ovest nelle prime ore della notte. Il suo periodo cala fino a tramontare verso le 23 a fine mese.

Nettuno:  Difficilmente osservabile (con un buon telescopio) nella prima parte della sera, verso Ovest-SudOvest. L’intervallo di tempo disponibile per osservarlo continua a ridursi fino a tramontare verso le 20 a fine mese.

Plutone: Il 9 entra in congiunzione con il Sole, rimane pertanto inosservabile per tutto il mese.

 

Eventi:

Notte tra il 1 e il 2: SuperLuna (Luna Piena al Perigeo, la più vicina del 2018, 356’500km circa).

Mattina del 7: verso le 4:30 congiunzione ristretta tra Giove e Marte (mappa).

Mattina del 11: verso le 4:30 congiunzione tra Luna, Giove e Marte (mappa).

Notte del 31: Seconda Luna Piena del Mese, poco dopo il Perigeo e quindi “relativamente” “Super” (circa 359mila km).

 

In particolare:

M1 Nebulosa Granchio, resto di supernova nella costellazione del Toro

M31 Galassia di Andromeda, nella costellazione omonima.

M33 Galassia del Triangolo (o Galassia Girandola), nella costellazione del Triangolo.

M42 Nebulosa di Orione, nella costellazione omonima.

M44 Ammasso del Presepe, nella costellazione del Cancro.

M45 Pleiadi, Nebulosa/Ammasso Aperto, nella costellazione del Toro.

M51 Galassia Vortice, nella costellazione Cani da Caccia.

M101 Galassia Girandola, nella costellazione dell’Orsa Maggiore.

NGC869 Ammasso Doppio di Perseo, nella costellazione del Perseo.

 

Cieli Sereni e Buon 2018 😉

Fonti: 
Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili ItalianiWikipedia